Quelle che seguono sono alcune illustrazioni che ho realizzato per il Canto della Schiera di Igor, figlio di Svjatoslav nipote di Oleg, (che titolo fico). Poema epico russo ambientato nel XII secolo che narra della sconfitta che il Principe Igor subì contro i Polvcy o Cumani (popolazioni libere del Caucaso e più giù: praticamente i turchi), del suo imprigionamento e della sua successiva fuga.
Oltre a essere interessante come racconto, per la questione avventurosa, epica e sopratutto religiosa - era il periodo in cui la Russia veniva cristianizzata, e nel testo questa cosa è molto presente, con chiari riferimenti alla cultura cristiana, ma al contempo con una forte presenza di una Natura pagana, sempre partecipe e complice delle vicende, al pari degli altri personaggi- il poema mi ha affascinato perché fa coincidere "mondi" che io trovavo opposti, cioè il tema dell'epico con come protagonista uno "sfigato". Perché diciamolo chiaramente, chi scriverebbe mai un poema epico su un principe, che ha deciso nonostante i presagi avversi, di fare una guerra contro una popolazione, che tra l'altro in quel periodo non gli aveva fatto niente (in passato sì però), che perde miseramente mettendo a rischio l'intero paese, che viene imprigionato lasciando la povera Jaroslavna a piangere come un casalinga depressa che aspetta il marito infedele, e che nonostante tutto si libera miracolosamente, venendo ovviamente accolto in patria come eroe?! Ecco 700 anni fa qualche genio l'ha fatto, ispirando molti grandi autori (e piccolini come il sottoscritto). A riguardo Borodin, compose un opera lirica, che al momento non ho ancora avuto modo di vedere, anche perché ho avuto brutte esperienze con la lirizzzzzzzzz… Tito non fu clemente con me…
Bada alle ciance spero vi godiate le illustrazioni, e per i più coraggiosi leggetevi il testo integrale
qui
che a parte gli scherzi è molto bello.
6. Alzò
Igor' lo sguardo al sole lucente e
vide che da esso una tenebra
promanava ad avvolgere i suoi guerrieri.
26. Rosso stendardo, bianco gonfalone,
vessillo scarlatto, argentea
insegna
per il prode figlio di
Svjatoslav!
103. Fugge intanto il principe
Igor',
ermellino tra i canneti, bianca
anatra sull'acqua, balza sul veloce
destriero e da esso salta giù come
lupo grigio, corre fino alla valle
del Donec, volando come un falco
sotto le nubi, strage di oche e
cigni facendo per colazione, pranzo
e cena.
106. Igor' disse: «O
Donec, non piccola è la tua gloria,
per aver cullato il principe sulle
tue onde, avergli steso erba verde
sulle tue sponde d'argento, averlo
avvolto di calde brume sotto un
albero verde, per averlo vegliato
come un'anatra sull'acqua, come un
gabbiano sull'onda, come una folaga
nel vento!