Era
da un po' che mi dicevo di fare una piccola rubrica musicale e ora
eccola qua (speriamo che duri). Ora come ora ho previsto una trentina
di musicisti jazz imperdibili,
scanditi in post settimanali (tranquilli, non ci credo nemmeno io),
poi si vedrà. Non sono assolutamente un esperto di questo genere (ne
di altri), ma ascolto abbastanza musica e mi diverto a fare 'ste
robe.
Molte delle informazioni sono prese da Wikipedia.
It's been a while since I thought to do a little music column and now here it is (hope it lasts). At the moment I wanted to focus on jazz, envisaging at least 30 musicians, with a weekly post, and after that we will see. I'm not at all an expert of this kind of music (of every kind), I just do listen a lot of it, and have fun. Most of the info are taken from Wikipedia.
Molte delle informazioni sono prese da Wikipedia.
It's been a while since I thought to do a little music column and now here it is (hope it lasts). At the moment I wanted to focus on jazz, envisaging at least 30 musicians, with a weekly post, and after that we will see. I'm not at all an expert of this kind of music (of every kind), I just do listen a lot of it, and have fun. Most of the info are taken from Wikipedia.
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Gli
anni '20 saranno stati l'epoca del proibizionismo per alcuni
americani puritani, ma non sicuramente per i frequentatori del Cotton
Club di Harlem, dove la birra veniva servita a barili e le giovani
ballerine vestite di abiti succinti, intrattenevano un pubblico
rigorosamente bianco. Ed è proprio in questo locale dichiaratamente
“White only”, che un giovane pianista afroamericano, in arte Duke
Ellington, entrò a far parte della storia del jazz. Pianista,
compositore, adattatore e direttore d'orchestra, il Duca dello swing
deliziava, orde di yenkees fascisti coi capelli ingelatinati, con
quel suo Jungle style, evocativo di un immaginario di africa esotica
e primitiva, che ai bianchi piaceva molto. Con gli anni Ellington
riuscì a comporre e modellare la sua orchestra (che durò
trent'anni), circondandosi così di musicisti straordinari, che dagli
anni '30 in poi lo aiutarono a trovare un sound più complesso e
particolare. Duke Ellington portò il jazz a una nuova fase di
maturazione e blablabla... insomma ascoltatelo che ne vale la pena.
Ellington è
anche autore di classiconi come Mood
Indigo, It Don't
Mean a Thing (If
It Ain't Got That Swing)
e la bellissima In
a sentimental mood >>cercateli sul tubo!!!
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